"E TU COSA FAI NELLA VITA?"
Programmati come tanti manichini dediti all'obbedienza, ogni qual volta ci incontriamo nei bar, tra le strade o nelle piazze, sfoderiamo sempre la solita scontata domanda:
"E tu cosa fai nella vita?"
La risposta è altrettanto scontata, da buoni schiavi scolarizzati ed educati quali siamo:
Notate niente? Si è orribile, identifichiamo continuamente le nostre vite con ciò che facciamo, trasformando i nostri doveri in un distintivo da esibire con il prossimo.
Mai, e dico mai, nessuno che ti risponda: "Io nella vita vivo, faccio l'amore, mi diverto con gli amici, coltivo le mie passioni e pratico i miei hobby."
Senza uscita, siamo senza uscita, a partire dalla terza media quando genitori e insegnanti cominciano a chiederti cosa vuoi fare da grande, non cosa vuoi diventare, ma cosa vuoi fare. Questa sottile ma abissale differenza, fa in modo che con gli anni ogni essere umano impari a identificarsi con il proprio lavoro, con il proprio ruolo sociale.
Matrix, la gabbia, i ruoli, la schiavitù e la società, siamo noi a crearle, certo chi ha il potere dirige l'orchestra, ma quelli che decidono di suonare siamo sempre e solo noi singoli individui. Quindi attento a come parli, la schiavitù del linguaggio a volte è peggiore di quella materiale e non puoi pensare di cambiare il mondo se prima non cambi il tuo modo di pensare e di parlare.
Fonte: http://laschiavitudellavoro.blogspot.it/2016/01/e-tu-cosa-fai-nella-vita.html
Alessandro
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