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lunedì 29 giugno 2015

Istintologia - neuroni specchio - fruttarismo e melarismo

Istinto? Calma...



Data la natura estremamente perfezionata sul monotrofismo malivoro della nostra specie, mi sono anche personalmente reso conto che l'aspetto istintologico umano viene del tutto pervertito (anche se in modo certamente più o meno incisivo a seconda delle fasi alimentari condotte), appena si esce anche di pochissimo dalla mela, persino cambiando varietà dalla rossa Stark.

Quindi, finché non si è abbastanza puliti (almeno uno o due giorni di M1) si ha bisogno, anche nelle fasi fruttariane, di pianificare le giornate e dominare certe istintive manifestazioni (sia di tipo attitudinale, caratteriali, ma anche fisiche come pigrizia, tendenza al disordine, farsi la barba, come ci si veste, ecc.), che invece, del tutto al contrario, con il melarismo si autoregolano perfettamente da sé.

Questo è fondamentale sia per la salute (sportdieta, ecc.) sia per la vita (ruolo sociale, reazioni emotive ecc.) Fuori dalla mela ogni uomo sarà costretto a sforzarsi e ad “alienarsi” dai propri istinti per capire cosa è giusto e cosa non lo è (per se stesso e per gli altri), a mele questo non è per nulla necessario, ma anzi viene del tutto automatico.

Questo spiegherebbe anche molto bene il motivo per cui, dal punto di vista sociologico, l'uomo è forse l'animale che, per ricercare cosa sia meglio per la sua natura, negli ultimi millenni più ha deciso di allontanarsi dai propri istinti corporei rispetto a qualsiasi altro in natura, costruendosi schemi astratti di moralità a cui forzatamente costringersi, probabilmente sotto sotto cosciente di quel velo di maya costituito dalla corruzione trofica originaria (il peccato originale), che è andato via via sempre più ispessendosi introducendo nel tempo elementi ecosistemici sempre meno adatti alla nostra fisiologia fruttivoromalivora.

Il ruolo dei neuroni mirror, è stato ancora, nel corso della storia, anche e soprattutto in questo, preponderante, e ci ha permesso, nonostante la variazione alimentare estrema, di mantenere ancora quel minimo di dignità che, per questioni evolutive, Madre Natura non può assolutamente permettere che ci scordiamo.

Gianluca Aprile

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