Come abbiamo visto, dando per assunto e presunto determinate cose, praticamente ci mettiamo nelle mani altrui. E facendolo volontariamente, ci siamo in contratto.
E questo vale per tutto, parole comprese. Siamo concordi con le regole grammaticali altrui? Presi, in contratto. Siamo sicuri che ciò che leggiamo significa proprio quello che leggo?
Decisamente no. Guardate i miei post sul lato oscuro delle parole. Questo cosa ci insegna? Per me, che prendo per assunto e presunto solo quello che io creo, conoscendone l'intento, evito di essere concorde con tutto quello che capisco poco.
Mi arriva una carta che vuole questo o quello? Bene, la rimando indietro volendo sapere cosa significa ciò che chiedo e come mai dovrei farlo.
Se e' valida la loro definizione delle parole, e' altresì valida la mia: Siamo tutti uguali! Nessuno e' meglio di nessuno, supposte autorità comprese.
Nessuno e dico nessuno ci può obbligare a fare qualcosa al di fori del nostro pacifico essere ed agire. E chiunque vuole entrare nella nostra vita, deve rispettare il nostro essere.
Leggetevi i Lavori di Kate of Gaia, ed ascoltatela. Vi folgorerà!
In Pace ed Onore
colui che è
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