Ancora un grande articolo, e ne seguiranno altri, dal nostro Fratello Mi-La.
Ho pensato dapprima di
scrivere “il significato nascosto delle parole” ma poi ho scelto
“senso” per iniziare questa rubrica subito dal “verso”giusto.
Già, questo perché ho
usato il termine senso come sinonimo di significato sebbene il
termine “senso” indichi anche il senso della vista dell’udito
ecc ed allora forse possiamo supporre che il senso nascosto delle
parole sia anche questo, la sensazione che le parole ci comunicano.
Conosciamo il
significato di merda ma anche il senso della puzza che ne deriva al
solo pensarla! Bene, abbiamo cominciato dal “verso” giusto?
Ovvero lungo la giusta direzione o da quel determinato punto (verso,
capoverso) che è la poesia della nostra esistenza?
Ecco, questo giochino
di parole iniziale diventa meno ludico quando ci avviciniamo al
linguaggio giuridico e burocratico perché quelle parole che
credevamo avere un determinato significato sono utilizzate diversamente e con diverso scopo sia nel linguaggio tecnico che
esoterico.
Quante volte ci siamo
fermati a riflettere sul “senso” (ad esempio) del: mi dia i suoi
dati, mi dia le sue credenziali mi dia le sue generalità? Mi dia? Al
massimo mi “dica quali sono” ma perché mi dia? Cosa facciamo
quando “diamo” i nostri dati? Li “diamo”è ovvio! Evitiamo“di dirli" ma li diamo!
Eccoci di nuovo di
fronte a quel famigerato trust o meglio, nella nostra lingua e “ex
diritto” disposizione fiduciaria. Eccoci consegnare nelle mani di
uno sconosciuto la amministrazione e tutti i benefici della nostra
“persona fisica” restando con la misera rappresentanza del
fiduciario.
E cosa dire di quella
famigerata persona che credevamo essere solo un modo per indicare noi
stessi, in fondo il fisico, il nostro corpo?...
Peccato che la persona
fisica individua una condizione che nell’ex diritto della ex
Repubblica Italiana è una precisa designazione già ereditata dal
diritto canonico e ripresa nell’articolo 1 del C.C. con lo scopo di
assoggettarci ad una legge spesso iniqua, fraudolenta,
incomprensibile che evita di stabilire la giustizia ma piuttosto
giustizia tutti coloro che ingenuamente la invocano.
Torniamo alla persona
fisica; questa costituisce un elemento basilare nell'ordinamento
giuridico, nel senso che il fondamento stesso di quest'ultimo
presuppone ed è giustificato dalla preesistenza dell'entità
oggettiva costituita dalla persona fisica. Vi siete riconosciuti come
tali fino ad ora?
Bene avete tacitamente
acconsentito ad essere sottoposti alla legge del diritto italiano,
che vi piaccia o no. Ora facciamo un esempio che sconfina invece nel
linguaggio dal sapore esoterico: facciamo luce su un modo comune di
dire… quale? Far luce!
Nel senso comune
intendiamo comprendere meglio, chiarire .. già chiarire!!! Hehehhe
ma ci rendiamo conto? Stiamo illuminando con la nostra coscienza un
fatto una situazione un elemento del “mondo” che prima era
oscuro. Vi pare poco? Sia fatta la luce! Ovvero lo sconosciuto venga
reso manifesto.
Chi è l’illuminato
se non l’essere che ha fatto luce sul mistero più grande? Sé
stesso! A tal proposito e per
finire cito una frase letta tempo fa che mi ha “toccato”. Quando
guardi nelle profondità dell’abisso l’abisso guarda dentro di
te.
Con Amore
Sandro di Gaia
Caro Sandro, sono ancora un po' confuso sulla struttura del Trust "persona fisica" ovvero
RispondiEliminada quanto ho capito esistono 3 figure chiave:
1)disponente/fiduciante cioè la figura che cede un determinato diritto/bene
2)fiduciario/amministratore/custode cioè la figura che riceve il diritto/bene e lo amministra/custodisce
3)beneficiario cioè la figura che gode dei benefici(anche dei danni ?) derivanti dalla amministrazione del diritto/bene da parte del fiduciario.
a questo punto di fronte a quanto detto da fratello Mi-La "Eccoci consegnare nelle mani di uno sconosciuto la amministrazione e tutti i benefici della nostra “persona fisica” restando con la misera rappresentanza del fiduciario" mi chiedo se cio che ci resta sia invece la rappresentanza del fiduciante e non del fiduciario.
Chiedo a te in quanto non ho nessun contatto diretto con Mi-La, e se possibile ti chiederei,naturalmente col suo consenso, di girarmi su skype un suo contatto per far luce su eventuali curiosità giuridiche che spesso mi risuonano dentro. Ti ringrazio e ti onoro col cuore per il tuo essere.
Adanos, se MI-LA lo consente ti metto in contatto con lui.
EliminaI tre punti da te citati sono ok.